mercoledì 1 novembre 2017

L' Esercizio nel diabete di tipo 2: adattamenti genetici, metabolici e neuromuscolari. Una revisione delle evidenze


ORIGINAL LINK: http://bjsm.bmj.com/content/51/21/1533

Le risposte biologiche a seguito del training con esercizi fisici sono complesse, in quanto quasi tutti gli organi e sistemi sono coinvolti nelle interazioni che comportano una pletora di adattamenti a livello genetico, metabolico e neuromuscolare.

Per questo è utile fornire al medico generico e ai professionisti della medicina sportiva una comprensione fondamentale degli adattamenti genetici, metabolici e neuromuscolari a livello cellulare che si verificano con l'esercizio aerobico e di resistenza nei soggetti con diabete di tipo 2.

Per ciascuno dei tre domini (genetici, metabolici e neuromuscolari) sono stati selezionati i risultati delle principali revisioni sistematiche e la ricerca originale pubblicata in riviste rilevanti, indicizzate in PubMed. A causa delle limitazioni dello spazio, ci siamo concentrati principalmente sul ruolo del sistema muscolo-scheletrico (MSK), dato il suo ruolo fondamentale nel mediare gli adattamenti a tutti i livelli.

Generalmente, gli adattamenti indotti dal training nel sistema MSK sono considerati come cambiamenti nelle proteine ​​contrattili, funzione mitocondriale, regolazione metabolica, segnalazione intracellulare, risposte trascrizionali e modificazioni neuromuscolari. L'adattamento principale con rilevanza clinica includerebbe una migliore capacità ossidativa derivante dal training aerobico, oltre al rimodellamento neuromuscolare derivante dal training di resistenza. Entrambe le modalità di addestramento migliorano la sensibilità all'insulina e riducono il rischio cardiovascolare.

Considerati nell'insieme, le modifiche che si verificano a livello genetico, metabolico e neuromuscolare, funzionano in maniera correlata per ottimizzare la distribuzione del substrato, la capacità respiratoria mitocondriale e la funzione contrattile durante l'esercizio fisico.

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