Design di studio
Trial clinico prospettico, randomizzato, in doppio cieco, con controllo-placebo.
Background
La fascite plantare è la causa principale di dolore alla superficie plantare del tallone. Una delle modalità di trattamento conservativo più comuni utilizzate dai fisioterapisti in tutto il mondo è la terapia a ultrasuoni, nonostante la scarsa evidenza della sua efficacia nel trattamento della fascite plantare.
Obiettivo
Valutare l’effetto aggiuntivo della terapia ad ultrasuoni nel trattamento della fascite plantare in termini di dolore, funzionalità e qualità di vita.
Metodi
54 pazienti afflitti da fascite plantare, di età tra i 24 e gli 80 anni che abbiano rispettato i criteri di inclusione, sono stati randomizzati in un gruppo di intervento attivo e auto-trattati mediante stretching della fascia plantare e dei muscoli del polpaccio in aggiunta alla terapia ad ultrasuoni. Il gruppo di controllo è stato trattato con gli stessi esercizi di stretching con l’aggiunta di una terapia a ultrasuoni sham. Entrambi i gruppi hanno ricevuto 8 trattamenti, con frequenza bisettimanale. Le misure di outcome hanno previsto la Numeric Pain Rate Scale (NPRS) la Foot & Ankle Computerized Adaptive Test (CAT) e un test algometrico.
Risultati
Entrambi I gruppi hanno mostrato un miglioramento statisticamente significativo per tutte le misure di outcome (P<0,001, in entrambi i gruppi). Al completamento dello studio, non è stata trovata nessuna differenza statisticamente significativa tra i gruppi per nessuno degli outcome.
Conclusioni
L’aggiunta della terapia a ultrasuoni non ha migliorato l’efficacia del trattamento conservativo della fascite plantare, per cui si raccomanda l’esclusione della terapia a ultrasuoni dal trattamento della fascite plantare. I risultati risultano essere in accordo con quelli degli studi precedenti per quanto riguarda lo stretching, che potrebbe essere un trattamento efficace per curare la fascite plantare.
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