mercoledì 21 marzo 2018

Effetti della velocità di esecuzione dello squat sul periodo di latenza dei muscoli dell’anca in donne con sindrome da dolore femoro-rotuleo



Obiettivo. In letteratura, nella sindrome da dolore femoro-rotuleo, è stata valutata l’attività neuromuscolare ma non è stata considerata la velocità del movimento. Lo scopo di questo studio è stato di determinare le differenze di latenza di attivazione nei muscoli di anca e ginocchio tra individui con e senza sindrome da dolore femoro-rotuleo durante uno squat monopodalico e se vi sono differenze dipendenti dalla velocità del movimento. 

Soggetti e metodi. Hanno partecipato 24 donne con sindrome da dolore femoro-rotuleo e 24 donne sane. Sono stati valutati latenza di attivazione di grande gluteo, medio gluteo anteriore e posteriore, retto femorale, vasto mediale, vasto laterale e bicipite femorale durante uno squat monopodalico ad alta e bassa velocità. 

Risultati. Si è riscontrata una correlazione tra velocità e diagnosi per il medio gluteo posteriore. I soggetti sani hanno mostrato una latenza di attivazione del medio gluteo posteriore più lunga a bassa velocità che ad alta velocità; ed anche più lunga rispetto ai soggetti con dolore femoro-rotuleo sia a bassa che ad alta velocità. 

Conclusioni. Il soggetti con sindrome da dolore femoro-rotuleo hanno presentato una latenza alterata del medio gluteo posteriore durante uno squat monopodalico e non hanno adottato adattamenti con il variare della velocità, mentre i soggetti sani hanno presentato una latenza di attivazione più breve in risposta all’incremento di velocità.

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