domenica 5 agosto 2018

Efficacia comparativa delle terapie infiltrative nella tendinopatia della cuffia dei rotatori: una revisione sistematica, una meta-analisi a coppie e in rete delle prove controllate randomizzate



Obiettivo
Per confrontare l'efficacia di diverse iniezioni in pazienti con tendinopatia della cuffia dei rotatori usando la meta-analisi a coppie e in rete.

Origine dei dati

PubMed, EMBASE, Scopus e Cochrane Library sono stati ricercati per gli studi pubblicati fino al 31 settembre 2017.

Selezione dello studio

Abbiamo incluso tutti gli studi randomizzati o randomizzati controllati (RCT) che hanno confrontato diverse iniezioni tra cui corticosteroidi, farmaci antinfiammatori non steroidei, acido ialuronico, tossina botulinica, plasma ricco di piastrine (PRP) e proloterapia in pazienti con tendinopatia della cuffia dei rotatori. Tra i 1495 record esaminati, 18 studi sono stati inclusi nella meta-analisi.

Estrazione dei dati

La qualità degli RCT è stata valutata con il Cochrane Risk of Bias Tool da due valutatori indipendenti. L'outcome primario era la riduzione del dolore e l'outcome secondario era il miglioramento funzionale.

Sintesi dei dati

La differenza media standardizzata (SMD) è stata utilizzata per la meta-analisi a coppie e di rete. Nella metanalisi a coppie, i corticosteroidi erano più efficaci solo a breve termine sia nella riduzione del dolore sia nel miglioramento funzionaleLa meta-analisi di rete ha indicato che la proloterapia ha ridotto significativamente il dolore rispetto al placebo a lungo termine [oltre 24 settimane, SMD: 2,63, intervallo di confidenza al 95% (IC): 1,88-3,38]; nel frattempo il PRP ha migliorato significativamente la funzionalità della spalla rispetto al placebo a lungo termine (oltre 24 settimane, SMD: 0,44, IC 95%: 0,05-0,84).

Conclusioni

Per i pazienti con tendinopatia della cuffia dei rotatori, la terapia corticosteroidea svolge un ruolo a breve termine (3-6 settimane) ma non a lungo termine (oltre 24 settimane) di riduzione del dolore e miglioramento funzionale. Al contrario, PRP e proloterapia possono produrre risultati migliori a lungo termine (oltre 24 settimane). A causa dell'eterogeneità, l'interpretazione di questi risultati con cautela è giustificata.

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