venerdì 11 gennaio 2019

L’esercizio fisico per la prevenzione e il trattamento del dolore lombare, pelvico e lombo-pelvico in gravidanza: una revisione sistematica con metanalisi.




Obiettivo. Lo scopo di questa revisione è stato di indagare la relazione tra l’esercizio fisico praticato in gravidanza e il dolore lombare (LBP), pelvico (PGP) e lombo-pelvico (LBPP). 

Disegno di studio. Revisione sistematica con metanalisi e meta-regressione a effetti casuali. Fonte dei dati. Ricerca sulle banche dati online effettuata fino al 6 gennaio 2017. 

Criteri di elgibilità dello studio. Sono stati inclusi gli studi di ogni tipologia (tranne i casi studio e le revisioni) che fossero pubblicati in inglese, spagnolo o francese e contenessero informazioni sulla popolazione (donne incinta senza controindicazione all’esercizio), sugli interventi (misure soggettive o oggettive di frequenza, intensità, durata, volume o tipo di attvità fisica, da sola [“solo-esercizio”] o in combinazione con altri interventi [ad es. dieta; “esercizio + co-intervento”]), sui termini di paragone (nessun esercizio o differente frequenza, intensità, durata, volume e tipo di esercizio) e sugli esiti (prevalenza e severità dei sintomi di LBP, PGP e LBPP).

Risultati. Le analisi hanno incluso i dati di 32 studi (n=52 297 donne incinta). 13 trial controllati randomizzati (RCTs) di qualità molto bassa o moderata hanno mostrato che l’esercizio fisico in gravidanza non riduce la probabilità di soffrire di LBP, PGP e LBPP sia in gravidanza che nel periodo post-parto. 15 RCTs di qualità da molto bassa a moderata hanno però identificato una severità del dolore inferiore durante la gravidanza e nel periodo post-parto nelle donne che avevano fatto attività fisica durante la gravidanza (differenza di media standardizzata −1.03, 95% CI −1.58, –0.48) in confronto a quelle che non avevano fatto attività fisica. Questi dati sono supportati da altri tipi di studi di qualità molto bassa. 

Conclusioni. In confrono all’inattività fisica, l’esercizio fisico in gravidanza ha diminuito la severità di LBP, PGP o LBPP durante e in seguito alla gravidanza ma non ha diminuito la probabilità di insorgenza di queste condizioni in nessuna fase.

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