OBIETTIVI: Le preoccupazioni teoretiche riguardanti la posizione supina a riposo dovute dall’utero gravido che ostruisce il flusso dell’aorta e della vena cava che potrebbe influire con il flusso sanguigno uterino (Uterine Blood Flow – UBF) al feto e al ritorno venoso materno.
DESIGN: Review sistematica.
FONTI DEI DATI: Database online fino all’11 dicembre 2017.
METODO: Partecipanti idonee (donne incinte senza controindicazioni all’esercizio fisico), intervento (frequenza, intensità, durata, volume o tipologia dell’esercizio supino), confronto (assenza di esercizio o esercizio svolto in posizione di riposo laterale sinistra, postura eretta o altri esercizi in posizione supina), risultati (potenziali effetti avversi sulla pressione sanguigna materna, gittata cardiaca, frequenza cardiaca, saturazione, movimenti fetali, flusso sanguigno uterino, frequenza cardiaca fetale; eventi avversi come bradicardia, sottopeso alla nascita, restrizione della crescita intrauterina, mortalità perinatale e altri eventi avversi come documentanti dagli autori dello studio), e design di studio (eccetto i casi studio o le revisioni), pubblicato in Inglese, Spagnolo, Francese o Portoghese.
RISULTATI: Sono stati inclusi sette studi (n=1759). Tre studi randomizzati controllati presentano risultati con evidenza qualitativa “molto bassa” a “bassa” e non hanno indicato associazioni tra interventi con esercizio supervisionato che includeva esercizio in posizione supina e sottopeso alla nascita confrontato con l’assenza di esercizio. Un’evidenza qualitativa “molto bassa” a “bassa” è stata riscontrata in quattro studi osservazionali che non hanno mostrato eventi avversi nella madre; tuttavia, sono stati riscontrati (così come definiti dagli autori dello studio), dei pattern anomali nella frequenza cardiaca fetale in 20 su 65 feti (31%) durante la singola sessione dell’esercizio in posizione supina. Il flusso sanguigno uterino nelle donne è diminuito (13%) durante lo spostamento dalla posizione di riposo laterale sinistra all’esercizio dinamico in posizione supina.
CONCLUSIONI: L’evidenza riscontrata non è sufficiente nel constatare se l’esercizio in gravidanza in posizione supina sia sicuro o se debba essere evitato.
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