Disegno di studio
Studio di coorte prospettico con un periodo di studio di 14 settimane.
Contesto
Cambiamenti improvvisi nel carico di allenamento sembrerebbero giovare un ruolo chiave nello sviluppo di infortuni correlati alla corsa (RRI). Dal momento che il meccanismo di infortunio dipende anche dalla capacità di carico muscolo-scheletrica del corridore, il programma di corsa intrapreso prima del cambiamento improvviso potrebbe influire sulla quantità di cambiamento che un corridore è in grado di tollerare ed evitare di porre il corridore stesso a rischio di RRI.
Obiettivi
Indagare l’associazione tra cambiamenti nelle distanze percorse settimanalmente e RRI, ed esaminare se quest’associazione è modificata dal tipo di programma di corsa programmato.
Metodi
È stata considerata una coorte di 261 corridori sani non infortunati. I dati sull’attività di corsa sono stati raccolti in maniera obiettiva giornalmente utilizzando uno smarphone o un orologio Global-Positioning System. Gli RRIs sono stati registrati utilizzando questionari settimanali via email. I dati primari rigurdavano i cambiamenti nelle distanze settimanali percorse. I dati sono stati analizzati con modelli tempo-evento che hanno prodotto una differenza di rischio cumulativo (RD) come indice dell’associazione.
Risultati
Un totale di 56 partecipanti (21,5%) ha subito un RRI durante il periodo di studio di 14 settimane. Dopo 21 giorni dall’inizio del periodo di studio, una quantità significativamente maggiore di corridori ha subito infortuni quando ha incrementato la distanza di corsa settimanale tra il 20%-60% rispetto a quelli che hanno incrementato del ≤20% (95% CI: 0.9%, 44.3%); p=0.041). Non è stata riscontrata nessuna differenza significativa dopo 56 e 98 giorni. Non è stata trovata nessuna modificazione di misura-effetto significativa del programma di corsa.
Conclusioni
Una quantità significativamente maggiore di corridori ha subito infortuni dopo 21 giorni dall’inizio del periodo di studio quando ha incrementato la distanza di corsa settimanale tra il 20%-60% rispetto a quelli che hanno incrementato di meno del 20%.
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